mercoledì 21 maggio 2008

MAMME E NONNE ULTRAS

Leggevo sulla Gazzetta dello Sport un articolo in prima pagina con la quale Simona Ventura si lamentava di certi padri ultras che frequentano i campi da gioco in occasione delle partite di calcio dei propri figli calciatori. Condivido in pieno quanto scritto in quanto pochi giorni fa è successo anche a me la stessa cosa in veste di allenatore-padre di mio figlio che gioca a calcio.
Eravamo in campo di un paese a noi vicino, che vanta una gloriosa storia calcistica. La partita era tranquilla, ad un certo punto un piccolo giocatore della squadra avversaria, prima scalcia da tergo uno dei miei, poi ne apostrofa un'altro mandandolo a fare un c...un altro. Sentito da un bambino di 7 anni sinceramente da fastidio... Visto che l'allenatore della squadra avversaria, non ha detto niente mi sono permesso di rimproverare il piccolo dicendogli che così non va bene, che impari un po' l'educazione e che se ci comportiamo così nei piccoli calci, non oso pensare cosa possa uscire dalla bocca di quel bimbo fra 3 o 4 anni (o forse meno). Non lo avessi mai fatto ... Le madri, nonne ed altro, della squadra avversaria di risposta hanno cominciato a dire che i bimbi sono tutti uguali e che anche i nostri fanno lo stesso. Personalmente non ho mai sentito i miei giocatori rispondere in quella maniera e se lo avessero fatto sicuramente gli avrei spediti negli spogliatoi. Ho tentato di farle uscire da campo (lì non potevano starci!!) ma sempre in maniera molto graziosa mi hanno risposto che loro a casa loro fanno quello che vogliono e stanno dove vogliono. le cose non stanno proprio così, ma purtroppo è difficile fare rispettare le regole imposte dalla federazione.....
Se questo è l'esempio che diamo, direi che siamo proprio messi bene....